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A soli 50 km da Verona si trova Mantova, una città che vale davvero la pena di visitare. Mantova si trova in Lombardia. Visitandola si respira un’atmosfera particolare: un luogo di confine. E’ una città lombarda, al confine con il Veneto ma di usi e tradizione emiliane tipiche della pianura padana.

La grandezza della città la si riconduce al medioevo e alla famiglia più importante: i GONZAGA, che regnarono sulla città dal 1200 al 1700.

Mantova è una città ricca di storia e cultura e non basta un giorno per visitarla. Quindi si cercherà qui di incuriosirVi, lanciarVi degli spunti più che fornire una spiegazione esaustiva della città.

 

Raggiungendo la città da nord, vi troverete di fronte una visione inattesa: dei laghetti.

 

 

 

Altro non sono che delle opere idriche risalenti al XII secolo quando l’ingegnere idraulico Alberto Pitentino, su incarico del Comune di Mantova, organizzò un sistema di difesa della città, curando la sistemazione del fiume Mincio in modo da circondare completamente il centro abitato con quattro specchi d’acqua;

Mantova, di fatto, era un’isola.

 

Ora i laghi sono navigabili e possono vedersi numerose specie di fauna acquatica e flora inusuali per queste zone e latitudini.

 

I monumenti da visitare sono davvero tantissimi e vi consigliamo di andare già con un’idea di cosa visitare. Comunque è possibile percorrere una via unica dove si vedranno la Cattedrale di San Pietro, con la sua facciata in marmo bianco di Carrara. (Al suo interno, sotto l’altare maggiore è conservato il corpo di Sant’Anselmo, patrono della città. La Cattedrale, ubicata nella monumentale piazza Sordello, è la sede vescovile di Mantova.

 

 

 

Procedendo verso sud la Basilica di Sant’Andrea, progettata da Leon Battista Alberti, edificata a partire dal 1472. Ci vollero 328 anni per ultimarne la costruzione ma alla sua visione sarà facile capire il perché!

NOTA: In una delle cappelle è conservato il monumento funebre di Andrea Mantegna pittore della corte dei Gonzaga.

La Rotonda di San Lorenzo è la chiesa più antica della città, costruita nel XI secolo. A pianta centrale rotonda, la Rotonda di San Lorenzo è posta ad un livello più basso di piazza delle Erbe e conserva al suo interno un matroneo e tracce di affreschi di scuola bizantina.

 

 

 

Storia comune a quella di molte signorie dell’Italia Comunale la famiglia Gonzaga, che dominava la città radunò attorno a se numerosi artisti tra i quali  ANDREA MANTEGNA, importante pittore e incisore italiano del ‘500.

Andrea Mantegna (1431 –1506), pittore della prospettiva, nel 1460 si trasferì con tutta la famiglia a Mantova come pittore ufficiale di corte, vivendo alla corte dei Gonzaga fino alla morte.

 

Se Mantova era governata dalla famiglia Gonzaga, a Verona vi erano gli Scaligeri, a Firenze i Medici, a Ferrara Gli Estensi, a Milano gli Sforza, a Vicenza gli Ezzelini. OGNI FAMIGLIA FACEVA A GARA PER ACCAPPARRARSI I MIGLIORI ARTISTI, COMMISSIONANDO DIVERSE OPERE, SIMBOLO DI PRESTIGIO E POTERE DELLA FAMIGLIA!

… ecco perché l’italia è così ricca di opere d’arte!

 

Mantova diede i natali anche al più grande poeta della latinità: VIRGILIO. Nato nel 70 a.c. il poeta raggiunse l’apice della sua produzione artistica con l’ENEIDE, poema epico e celebrativo più importante dell’antichità (assieme all’ILLIADE e l’ODISSEA) che ha come protagonista l’eroe troiano Enea.

 

Una città con così tanta storia, lo è altrettanto in termini GASTRONOMICI.

La cucina mantovana è molto particolare e diversa da quella veronese. Ma merita provarla. Tra i piatti tipici TORTELLI ALLA ZUCCA, GNOCCO FRITTO e la COPPA (un salume molto particolare), MOSTARDE in abbinamento ai bolliti, i dolci tipici SBRISOLONA, TAGLIATELLA ed ELVEZIA (originaria dalla famiglia di pasticceri svizzeri Putscher che si era trasferita in Lombardia ma che sentiva ancora tanta nostalgia di casa).

 

 

 

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Da uno studio condotto su 110 provincie italiane sulla qualità di vita, Mantova è risultata la terza classificata, dopo Trento e Bolzano tra le città italiane dove si vive meglio (indagine sulla Qualità della vita condotta dall’università La Sapienza di Roma per Italia Oggi).

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Dal 2008 la città assieme a Sabbioneta, entrambe accomunate dall’eredità lasciata loro dai Gonzaga (che ne hanno fatto tra i principali centri del Rinascimento italiano) è diventata PATRIMONIO DELL’UMANITA dell’UNESCO.

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